Destini incrociati, sliding doors. Gigi Buffon a difendere i pali della Roma invece che quelli della Juventus. A inseguire, forse. O magari a parlare – adesso – della nuova avventura nella Città eterna e del duello con la sua ex squadra. E’ stato proprio il capitano bianconero a svelare a Sky di essere stato a un passo dal passaggio in giallorosso. Tre anni fa, vale a dire prima di iniziare il ciclo vincente con Madama e Conte in panchina.
Chissà come sarebbero stati gli ultimi tre anni, con SuperGigi dall’altra parte. Magari la Juve avrebbe vinto lo stesso: “Senza l’arrivo di mister Conte, adesso sarei alla Roma. Ma non posso essere pentito di essere rimasto, visto come è proseguita la storia a Torino. Il rimorso può esserci se certe avventure si rivelano fallimentari. La mia scelta di rimanere alla Juve, una società mitica, non può lasciare spazio a rimpianti”.
Una domanda per Buffon ci sarebbe: dopo due settimi posti, alla Juve il ciclo vincente sembrava lontano. Ma se l’anno dopo la Signora avesse continuato a lottare con i denti per un posto in Europa League, Buffon se ne sarebbe andato? Se Conte non fosse arrivato, il portiere ex Parma sarebbe approdato alla Roma per cercare nuovi stimoli. E l’amore per la maglia? Per quei tifosi che mai hanno fatto mancare l’incitamento al loro portiere, anche quando la carta d’identità pareva prevalere sulla bravura?
Buffon risponderebbe che un professionista deve pensare prima di tutto alla carriera. E allora, sorvoliamo su una domanda che avrebbe proprio questa risposta. E concentriamoci sul finale di stagione: “Vogliamo vincere sia lo scudetto, sia l’Europa League per tornare tra le grandi del Vecchio Continente”. Provando, tra dodici mesi, a mettere le mani sulla Coppa dalle grandi orecchie, quella che Buffon non ha mai conquistato in bianconero e difficilmente avrebbe acchiappato come compagno di squadra di Totti.
Riproduzione riservata © 2024 - CALCIOBLOG
; ?>){kind=small}
